sabato 25 giugno 2011

Puliamo Napoli. Siamo NOI il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

Ieri su fb è comparsa questa proposta: donne di Milano che propongono a donne di Napoli - e di tutta Italia - di unirsi nel fare una PRECISA RICHIESTA alle associazioni ambientaliste italiane, alla stampa e a TUTTI. ... e precisamente, se ho ben capito, le richieste sarebbero:
1. CARE ASSOCIAZIONI: lanciate per favore una giornata nazionale "Puliamo Napoli", una grande giornata del volontariato, in concerto con il Comune di Napoli
2. CARA STAMPA (indipendente): per favore lancia e sostieni una grande campagna di informazione e di sostegno militante alla battaglia di Napoli contro i rifiuti, cioè (al momento) alla madre di tutte le battaglie dei cittadini contro le mafie
3. CARI ITALIANI, accorriamo con ramazza e crestina a dare una mano ai nostri fratelli napoletani
4. CARI COMUNI virtuosi e non conniventi, aderite INVIANDO per qualche giorno i vostri mezzi ad aiutare
5. CARE AMSA delle città democratiche del Centro e del Nord: dite QUANTE tonnellate di monnezza sareste disposte ad accollarvi per alleviare la sofferenza di Napoli, e ATTIVATEVI per accoglierle
6. CARI NAPOLETANI, sentite tutto il nostro calore e iniziate ad avere assoluta fiducia nel VOSTRO potere di sfuggire alle maglie della camorra: RIBELLATEVI, organizzatevi, sostenete il vostro nuovo sindaco.
7. CARI TUTTI, facciamo tesoro di questa terribile esperienza per CAMBIARE da subito mentalità e stili di vita, per sconfiggere l'ignoranza, per sprecare MENO, per riciclare TUTTO.
Il TUTTO collegandosi alle tante iniziative spontanee già in atto.. primo fra tutti l'evento fb che promuove la lettera al Presidente della Repubblica.

Donne, donne, donne, sempre donne...!
ma che colpa ne abbiamo se siamo abituate, a tutti i livelli, a metterci nei panni degli altri, a farci carico, con gioia e partecipazione, anche dei problemi degli altri...? il fatto è che lo facciamo soprattutto perché, in primis, sentiamo nel profondo che è, sempre, un problema anche NOSTRO. Perché siamo un solo organismo. Perché non esiste felicità individuale.
Donne per Milano, e per Napoli!
donne sempre più green!!
E però diciamolo.. ci sono anche sempre più uomini sempre più vicini alle donne, sempre più tolleranti e attivi nella solidarietà di genere, sempre più capaci di muoversi come loro, di fare fronte comune.. di ESSERE IL CAMBIAMENTO CHE VOGLIAMO VEDERE NEL MONDO.
Bè.. se siete d'accordo con queste proposte, cliccate MI PIACE alla pagina Donne per Milano e portate contributi e solidarietà al dibattito che trovate QUI. Collegatevi al gruppo fb Napoli in rete con se non ora quando e partecipate alle loro battaglie: che sono di tutti.

sabato 18 giugno 2011

Israele che non ti aspetti? Fuck war parties.. wish peace people break out!

In questi giorni si svolge, a Milano, "Israele che non ti aspetti", una manifestazione che ha fatto molto discutere e scatenato la contro/manifestazione nazionale di oggi.
E' legittimo che un Paese e un popolo presentino se stessi al mondo mostrando cose che da fuori (specie per un paese citato sempre solo a proposito delle guerre), non si possono sapere?
Pare di SI, specie se lo Stato è riconosciuto e partner commerciale del paese ospitante.
Ma forse NO per tutti quelli che non gli riconoscono legittimità.
Attenzione, però: nessuno dice apertamente di NON riconoscere Israele perché Israele NON debba esistere - che vada "cancellata dalla faccia della terra" come nel fine progetto politico del Governo dittatoriale iraniano.
Giustamente tutti dicono che non dovrebbe esistere l'OCCUPAZIONE della Palestina.
Ma l'occupazione c'è! violenta e senza appello!
Dunque NON è legittimo, secondo gli oppositori dell'apartheid imposto da Isarele alla Palestina, "rinfrescare" l'immagine di un Paese dal Governo autoritario e violento, avallando con ciò anche la sua politica di apartheid. parole sante.
CHE FARE, dunque? Bè, temo che come sempre dipenda da chi fa cosa.
Una vecchia, vecchia, VECCHIA politica che ASSIMILA I POPOLI AI LORO GOVERNI, cosa avrebbe fatto?
• Un durissimo attacco senza appello a Israele in toto: "un paese tanto dimentico del suo stesso olocausto da divenire esso stesso nazista".
• E dunque una vibratissima richiesta, alla città ospitante, per NON dare piazza Duomo all'iniziativa.
• Un comizio dei perseguitati contro i persecutori, identificati in 2 masse ben compatte e distinte: qui i Palestinesi oppressi e buoni, là gli Israeliani nazisti e cattivi.
• E infine una manifestazione nazionale "Contro l'occupazione di Milano da parte dello Stato sionista di Israele", che appunto avrà luogo oggi.
Mi sento tanto vicina alla causa palestinese - perciò sono molto rammaricata di non poterci andare.
Ma anche NO.
C'è qualcosa che mi fa sentire a disagio: come in tante altre manifestazioni dei partiti che per anni avrebbero dovuto parlare per me, ma poi non mi rappresentavano - ring senza cuore FINALMENTE spazzati via dalle iniziative lanciate dalle donne a partire da quest'anno.

E allora mi chiedo: cosa avremmo fatto NOI? Cosa avrebbero pensato e fatto le donne? queste donne che sono figlie, madri, sorelle e compagne di altrettanti tizi che appartengono a visioni politiche e religiose diversissime; al pensiero ateo come a quello cristiano, oppure ebreo o mussulmano; che hanno amici sia in Israele sia in Palestina. COSA AVREMMO FATTO, noi?
Non so voi. Io NON mi sento di gridare perfida sionista a una che scrive un pezzo come questo invitando a "conoscere e poi, eventualmente, a criticare", senza dimenticare di ricordare quanto sarebbe "importante creare un evento analogo ANCHE per il Popolo Paestinese": in cui venga alla luce anche tutto ciò che molti non sanno su un altro fronte.
Non so cosa avreste fatto voi. Ma so che io, se mi fossi trovata nei panni di chi poteva organizzare qualcosa, avrei fatto un manifestazione contemporanea, esattamente con lo stesso titolo, ma con un sottotitolo in grado di colmare un vuoto:
ISRAELE CHE NON TI ASPETTI: VOCI DI RESISTENZA INTERNA ALL'OCCUPAZIONE, ISRAELIANI PER LA CONVIVENZA, LA GIUSTIZIA E LA PACE.

Esistono, lo sapevate? a volte muoiono anche loro, fatti fuori dal loro Governo. Sono gli alleati naturali più preziosi del popolo palestinesi, perchè sono popolo, non corrotti al potere: non sono burocrati che - da QUALUNQUE lato - fomentano e maneggiano guerre come materiale prezioso alla loro stessa sopravvivenza.


Mi viene il sospetto che accettando parole d'ordine così unilaterali, accettando di SORVOLARE sulla necessità di CHIAMARE A RACCOLTA I POPOLI contro i Governi e contro la guerra, NON i Paesi l'uno contro l'altro, si finisce appunto per aizzare i popoli all'odio reciproco e dunque a combattere tutti contro se stessi. 
E allora mi viene da dire, da gridare, da chiedere: FUCK war parties! PEACE PEOPLE BREAK OUT!

AFFANCULO I PARTITI DELLA GUERRA! CHE IL POPOLO DELLA PACE VENGA ALLO SCOPERTO!