domenica 27 giugno 2010

Questa nave è arrivata a destinazione...







La Nave di Diritti è arrivata, ha festeggiato ed è stata festeggiata.



Ora, dieci, cento, mille altre navi, e le prime salpino dai nostri pensieri.

sabato 19 giugno 2010

Quello che mi ha insegnato Saramago



"..quando entra in casa sente il parlottare che giunge dalla cucina, è la voce della madre, la voce di Blimunda, ora l'una, ora l'altra.. appena si conoscono e hanno tanto da dire. E' questa grande, inesauribile conversazione delle donne, che sembra cosa da niente (questo pensano gli uomini), neppure loro immaginano che è questa conversazione che trattiene il mondo nella sua orbita; se non ci fossero le donne che si parlano tra loro, gli uomini avrebbero già smarrito ogni senso della casa e del pianeta. (..)
Oltre alla conversazione delle donne, sono i sogni che trattengono il mondo nella sua orbita.
Ma sono ancora i sogni che gli fanno una corona di lune, per questo il cielo  è lo splendore che c'è dentro la testa degli uomini.. sempre che non sia la testa degli uomini il vero e unico cielo".
(José Saramago, da "Il memoriale del convento")

giovedì 10 giugno 2010

Rivoluzione del Pensiero. Rivoluzione molecolare.

Se il mondo ci va bene com'è.. niente da dire.
Ma se volessimo davvero un mondo migliore.. Rendiamoci conto che noi avremo successo quando metteremo in pratica, consapevolmente, il nostro essere MICRORGANISMI, e come tali diverremo capaci di agire a livello di massa partendo dalla nostra specifica, minuscola individualità.


"...anche se non ci saranno dei rivoluzionari, se non ci sarà un movimento rivoluzionario, ci sarà comunque la rivoluzione (..). Ma la rivoluzione sociale a venire sarà anche molecolare, oppure non sarà".

E chi siamo noi per convincervi di quanto fossero profetiche queste parole di Guattari..?
Ma da Gilles Deleuze e Guattari a David Bohm e Fritjoff Capra, da Gandhi ad Aurobindo... il mondo è pieno di spunti autorevoli che possono darci una mano ad aprire gli occhi sul potere del nostro pensiero e sull'importanza della nostra piccola, sottovalutata, azione.

domenica 6 giugno 2010

6 giugno, un anniversario importante

... Sull'anniversario di oggi cito Marco Innocenti, il 6 giugno dell'anno scorso, sul Sole 24Ore:
"Agli americani piace esagerare. Per l'operazione Overlord, l'attacco alla Fortezza Europa, gli Alleati mettono in campo la più grande forza da sbarco della storia: 155mila uomini per la prima ondata, 12mila aerei, 1.200 navi da guerra, 4.120 mezzi da sbarco con 950 carri armati. E' l'Invincibile Armata che viene dal mare. Obiettivo: le spiagge della Normandia. Cinque i punti di sbarco, cinque spiagge sabbiose su un fronte di 60 chilometri davanti a Caen: in codice Omaha, Utah, Sword, Juno e Gold. Di fronte hanno 50mila tedeschi, con 890 aerei, 21 navi, 127 carri armati, i pali piantati nella sabbia e i bunker del Vallo atlantico, quelli che Rommel giudica insufficienti e Hitler insuperabili. "Lo sbarco si giocherà sulla spiaggia -aveva detto il maresciallo tedesco - nel giorno più lungo della guerra". E' il giorno più lungo è il 6 giugno 1944, quello che gli americani chiamano il D-Day, dove D sta per decision, il giorno della decisione.
(..) "Vengono a farsi divorare dal Grande Lupo", dice Hitler con cadenza austriaca e tutti scoppiano in una fragorosa risata. Il Fuehrer non crede che l'attacco in Normandia sia la vera invasione.
Ma il suo leggendario intuito l'ha tradito. (..) Alla sera gli Alleati tengono saldamente le teste di ponte. In poche ore hanno avuto 2.500 morti. (..). Il giorno più lungo si è giocato sulle spiagge e Rommel si è trovato in mano solo il due di picche.
Dal D-Day sono passati 65 anni e per i piccoli normanni quelle spiagge significano solo palette e secchielli. (...) I relitti dei mezzi da sbarco sporcano ancora la "spiaggia della morte" di Omaha, il cimitero di Colleville-sur-Mer ospita migliaia di croci bianche allineate a perdita d'occhio in un panorama pieno di spazi e di vento, con le nuvole che si rincorrono nel cielo
".



Il nostro amato Corriere a quell'epoca era uno strumento del potere più vile; come (quasi) ogni organo di stampa. Ma ci piace, a 66 anni dalla sconfitta del Reich, constatare che la finta realtà della stampa di regime può essere spazzata via dai fatti.

Per celebrare questo 6 giugno vi segnalo 3 appuntamenti, che sono anche omaggi a un evento senza il quale forse oggi il mondo sarebbe perfino ben peggio di quello che è:
A Barcellona, una serata allo storico Harlem Jazz Club, che apre le porte in appoggio alla Nave dei Diritti.
A Milano, una festa popolare al parco del Paolo Pini, con spazi per bambini, musiche, dibattiti.
A Torino, la prima edizione del Bike Pride: sarà presente la Nave a pedali; cioè un gruppo di sostenitori a 2 ruote della Nave dei diritti, che da Torino andrà fino a Barcellona in bici, a prendere la nave.