mercoledì 28 luglio 2010

Dove non è riuscito l'emendamento D'Alia può riuscire il Ddl sulle intercettazioni

Su La Stampa di oggi Juan Carlos De Martin (Docente di Informatica al Politecnico di Torino) ci fa notare alcune cose che rischiano di passare inosservate e che (considerato quello che raccontiamo qui), ci preoccupa davvero, davvero tanto.
De Martin osserva giustamente che il web, e la libertà di espressione che comporta, realizza in modo democratico la libertà di parola dando vita al più straordinario e ampio spazio pubblico della storia.
Eppure, anziché favorire l' estensione di questa opportunità, e promuoverne un utilizzo maturo, i nostri "politici" moltiplicano da un paio d'anni i tentativi di zittirne il prezioso fermento.
Il tragico EMENDAMENTO D'ALIA, che nel 2009 aveva tentato una censura brutale, dopo esser stato approvato è tramontato per le proteste... ma ora... dopo vari tentativi naufragati, con il famigerato decreto sulle intercettazioni (o "legge bavaglio", in discussione in questi giorni alla Camera) ci potrebbero finalmente riuscire.
Con cosa? con il comma 29 dell’articolo 1, che estende a tutti i "gestori di siti informatici" (cioè un editore, oppure io, Ondina, che gestisco questo blog) l’obbligo di rettifica che vige sulla stampa: se entro 48 ore non si ottempera ad una richiesta di rettifica, si è soggetti a sanzioni fino a 12.500 euro.
Motivazione? "Internet non è un territorio senza legge dove ognuno dice quello che vuole". Motivazione insensata e pelosa, perché la legge già vale, online, esattamente come altrove: dire quello che si vuole (nei limiti già previsti dalla legge) è un diritto costituzionalmente garantito, ma in questo modo, in rete, diviene un bel po' meno garantito.

Sul perché... basta leggersi per esteso l'articolo di De Martin.
Il quale giustamente conclude ricordando che l'informazione libera sul web indebolisce il CONTROLLO (guinzaglio) sulle informazioni che giungono ai cittadini... il che "per ALCUNI, è evidentemente un problema. Per TUTTI GLI ALTRI, però, è una conquista da migliorare ed estendere".

E dai e dai, sapete come si riesce a far passare le leggi liberticide nei Paesi "democratici"? si prova, e si riprova, e si riprova; con tranquilla faccia di tolla. Alla fine, quello che sembrava inaudito passa, per sfinimento. E così il Ddl sulle intercettazioni può far rientrare dalla finestra quello che (con la bocciatura dell'emendamento D'Alia) era stato sbattuto fuori dalla porta.

No dai. Vi prego. Non lasciamoci sfinire. Stiamo svegli.

e.. PS - se temete di vedere sparire i vostri post, vi rimando alle istruzioni per fare il back up dei blog.

venerdì 23 luglio 2010

Promuoviamo una chiamata planetaria

E' arcinoto, in realtà, che la piattaforma Deepwater Horizon fosse un chiaro pericolo ben prima della catastrofe di aprile.. tanto che da tutti gli addetti ai lavori era soprannominata NIGHTMARE.
Ma ora - dal NY Times ai giornaletti nostrani - come fosse uno scoop, salta fuori che gli operai avevano seri dubbi sulla sua sicurezza prima dell'esplosione.
Intanto, è di stanotte la notizia di un'imminente tempesta che, non solo costringe a evacuare le navi e i soccorritori, ma potrà avere imprevedibili conseguenze sulla catastrofe già in atto.

In tutto questo, la BP cosa fa? convoca una conferenza stampa internazionale in cui implora perdono, riconosce il proprio crimine, avvisa dei pericoli, chiede aiuto? chiama tutti gli Stati del mondo implorando di deporre le armi per correre in soccorso della catastrofe planetaria?
Macché: minimizza. "Minimizza". In mille modi: boicottando la diffusione delle immagini degli animali straziati, fino a ritoccare le foto.
Chi sa, e dovrebbe informare e rimediare, minimizza.
Ma la BP è in buona compagnia: la Exxon è solo uno degli infiniti esempi di multinazionali del crimine, tutte impegnate in guerre senza quartiere contro il protocollo di Kyoto e a supportare forze militari criminali che, in cambio, fanno i cani da guardia ai loro impianti, uccidendo e torturando gli oppositori.
Gli scienziati seri sono voce che grida nel deserto, i potenti sono assordati dalle loro stesse bombe e non sentono.

I grandi inquinatori, inoltre, hanno anche grandi mezzi per comprare autorevoli pareri: quelli degli scienziati disonesti.
Due giorni fa ne parlava un trafiletto su un piccolo, intelligente giornale, il quale si poneva un problema che dovrebbe gridare a caratteri cubitali, tutti i giorni, dai maggiori quotidiani:

CHE NE SARA' DI NOI, se non possiamo contare sull'onestà intellettuale di chi ci dovrebbe dire cosa sta accadendo attorno a noi e cosa sarà del nostro futuro?

E del resto, dico io.. CHE NE SARA' DI NOI, se i governanti di tutto il mondo si credono davvero ciascuno su un'isoletta separata dalle altre, dove farsi i propri porci affari (in particolare relativi alle loro piccole porche tasche private), senza vedere al di là del proprio naso? E anziché correre ai ripari SONO I PRIMI FAUTORI DEL DISASTRO?

Ma soprattutto, aggiungerei: CHE NE SARA' DI NOI, se le "guide spirituali" rappresentate dalle religioni monoteiste (cioè le più grandi chiese del mondo intero) sono tutte impegnate, col microscopio, a dogmatizzare l'aria fritta, a imporre regole moraliste per microbi, e in particolare a fare a pezzi come insetti le donne, e SE NE FOTTONO SEMPRE E ALLA GRANDE dei crimini contro il creato? anzi, supportando una fazione o l'altra, spesso li fomentano?

La risposta è: non aspettiamo di saperlo.
Non credete che dovremmo iniziare a lanciare un appello, serio e deciso, a tutti questi ridicoli, pericolosi irresponsabili, che decidono per noi?
A partire da un "capo" molto simbolico.. per esempio:

PAPA BENEDETTO XVI: dove cavolo sei?
davvero il tuo principale problema è imbellettare la chiesa per nascondere i suoi peccati? oppure preoccuparti per i suoi miserabili privilegi? oppure per i ridicoli dogmi polverosi che costituiscono la sua "identità"? SVEGLIA!
CHIAMA A RAPPORTO I POTENTI DELLA TERRA! Spiegagli che stiamo andando a picco, e ci finiranno pure loro.. che si diano da fare.
GRIDA AI QUATTRO VENTI:
Basta guerre! Qualunque cosa stiate facendo: fermatevi, c'è un problema più urgente.
Radunatevi, SUBITO, in un summit internazionale per affrontare insieme questa maledetta marea nera.
E correte a risolvere il più grave pericolo che sia mai gravato sul Creato intero.

Ma sbrigati, però: guarda che ci finisci pure tu nel baratro, Santo Padre. Davvero non te ne accorgi?
Devo dirtelo io, una donnetta del cavolo, quello che DEVI FARE!??!!!??

O devo correre IO, a fare l'APPELLO PLANETARIO, perché tu non ci arrivi?

mercoledì 7 luglio 2010

Anche le donne nel loro piccolo indicono AGITAZIONI PERMANENTI

Si, ma poi, ci agiteremo davvero? e nel modo giusto?
o ci agiteremo invano? (come già facciamo indecorosamente in migliaia di programmi demenziali).
Apprendiamo che la Casa Internazionale delle Donne ha indetto un' AGITAZIONE PERMANENTE, cosa che ci sembra bene non lasciar passare inosservata. In sintesi, queste le motivazioni e proposta:
Mentre sui media televisivi c'è guerra aperta e continua contro la dignità delle donne, si moltiplicano le iniziative per controllarne la vita e il corpo (da sempre noto campo di battaglia, da tutte le fazioni molto apprezzato come tavolo da gioco).
L'introduzione della Ru 486, la pillola che permette l'aborto farmacologico, è osteggiata duramente "perché le donne che devono abortire, se dovranno essere sottoposte alla chirurgia, faranno meno aborti" (?).. Ma che paese è quello in cui si pensa che la chirurgia possa essere una punizione o un deterrente?

Si presenta una proposta di Legge sui Consultori secondo cui le donne dovranno chiedere l'interruzione della gravidanza presso le associazioni familiari, e firmare un verbale; la soggettività e l'autodeterminazione delle donne sono completamente cancellate e sostituite con la difesa dei "valori etici" della famiglia, mentre viene riconosciuta la "centralità dei consultori privati": un vero sovvertimento culturale, che contraddice gravemente il senso stesso dei consultori e il loro compito basilare a garanzia della salute e anche dell'emancipazione delle donne. Si propone, letteralmente, di schedare le donne in gravidanza, senza altro scopo che rafforzare i controlli polizieschi, ma prendendo a pretesto di "valutare la pericolosità delle madri per il neonato".. interessante, eh? ma com'è che nel frattempo tutti i servizi sociali che dopo una lunga storia si erano consolidati a favore dei bambini, e contro i loro maltrattamenti, stanno praticamente sbaraccando, muoiono per tagli indiscriminati dei finanziamenti? Né viene in mente a nessuno di schedare gli uomini violenti, benché in Italia vengano uccise oltre 120 donne all'anno, per lo più da familiari maschi, spesso dopo inutili denunce per maltrattamenti o stalking.

E' indispensabile una ripresa di attività politica e a difesa dei loro diritti da parte delle donne.
Si dichiara dunque lo stato di agitazione permanente: tutti i lunedì, alla Casa delle Donne di Roma, via della Lungara 19, dalle h. 18,00 il “Comitato per affermare la nostra autodeterminazione e per la difesa dei diritti delle donne” raccoglierà proposte e aiuterà a organizzare manifestazioni.
Sulla pagina fb della stessa "Casa" si accolgono proposte e si trovano informazione sulle attività in atto. Riunione generale lunedi 12 luglio.

E insomma, in effetti; sarebbe il caso di ri/cominciare a riflettere un po' su tutte queste faccende. Senza dimenticare che sostenere i diritti delle donne sostiene l'umanità stessa.


... video interessante, vero?
le donne arabe che a fiumi sfilano, a un certo punto di questo video, sono le DONNE IRANIANE del 1979, in lotta per la loro emancipazione e poi spazzate via, praticamente estinte, dalla simpatica Rivoluzione Iraniana.
Eh.. noto errore, dare per "acquisiti", e dunque scontati, i propri diritti; anche quelli più elementari.

giovedì 1 luglio 2010

Salva il tuo blog. Ecco come fare un back up costante per salvare il tuo blog dalla censura



Se temete di veder vaporizzare il vostro blog ecco le semplicissime istruzioni per il salvataggio dei dati.

1. backup di post e commenti
a) Crea sul desktop una cartella dove contenere i dati.
b) Loggati, accedi alla bacheca, vai su IMPOSTAZIONI. Qui, sul primo rigo vedi 3 voci: Importa, esporta, elimina blog. Clicca su ESPORTA BLOG, poi SCARICA BLOG, poi salva. Questo file conterrà tutti i tuoi post e relativi commenti.

2. backup del modello e dei widget contenuti (cioè del codice HTML del blog)
Vai su LAYOUT > poi in MODIFICA HTML > e clicca SCARICA MODELLO COMPLETO.

Ora, questi due files è ancora meglio copiarli su qualche supporto esterno, tipo chiave USB), ripetendo un salvataggio periodico. E' semplice. Le istruzioni sono per blogspot.com ma le differenze sono minime a seconda del browser usato.

Perché queste istruzioni?
perché molti blog spariscono improvvisamente, già ora. Se il vostro sparisce, potrete ri/pubblicarlo senza ripartire da zero - almeno finché la legge ve lo consentirà. Magari poi risparirà.. e perda chi si stanca per primo.
Ma attenzione: nel frattempo non si placano i tentativi di arrivare a una legge che autorizzi alla censura del web andando ben oltre ai limiti imposti dalle più che sufficienti leggi vigenti. Ricorderete tutti l'emendamento D'Alia, approvato un anno fa, e poi abrogato per la levata di scudi di proteste. Poi c'è stata la legge Carlucci, e ora ci riprova anche il Ddl sulle intercettazioni (al comma 29, art. 1), che estende a tutti i "gestori di siti informatici" l’obbligo di rettifica che vige sulla stampa: se entro 48 ore non si ottempera ad una richiesta di rettifica, si è soggetti a sanzioni fino a 12.500 euro.

E PERCHE' MAI deve essere così importante salvare la libertà di pensiero sul web..??
oltre a tutte le ovvie ragioni, anche per quello che si dice qui:

Loving Army



e già che ci siamo... FIRMIAMO contro la legge-bavaglio.

Oggi in tutta Italia manifestazioni indette dalla Federazione Nazionale della Stampa, qui quella di Milano: