sabato 21 agosto 2010
Dire NO. 28 agosto 2010: 100 città contro la rivoltante, inaccettabile, trogloditica LAPIDAZIONE
Il Comitato Internazionale contro la Lapidazione ha indetto per il prossimo 28 agosto una giornata mondiale di protesta contro questa pratica rivoltante, degna solo di trogloditi insani di mente. Un'azione che solo una grave turba mentale può indurre a ritenere lecita.
E, con ciò, si intende strettamente degna delle stesse considerazioni ogni pratica come frustare, mutilare, umiliare con soprusi fisici e psicologici: TORTURARE, in una parola. Qualcosa che credevamo in via di estinzione, e che invece sta salendo alla ribalta come pratica di massa, non mero appannaggio di quei marziani che chiamiamo "talebani", ma come parte di una "legislazione" diffusa in molte parti di mondo, dove va a braccetto con la più laida oppressione di un genere in particolare: le donne.
Tutto questo fa parte di un nazismo tribale e medioevale che, volando su surreali equivoci contrabbandati come "religiosi", e sorretto da fiumi di petrodollari gestiti da potenti Stati autoritari, NON è meno pericoloso del nazismo stesso.
A maggior ragione perché questi Stati sono alleati delle stesse lobby che dominano l'Occidente.
Opponetevi. Partecipate. Condividete. Tenetevi informati. Aiutate tutti a fare di questa giornata un grido davvero collettivo, una protesta capace di farsi sentire.
Condividete anche voi, sul vostro blog e su fb, la chiamata alla mobilitazione; pubblicate questa immagine:
e questo link all'appello.
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Io penso che siano le popolazioni di questi territori dominati dal fondamentalismo religioso a dover essere "bombardati" di informazioni.
RispondiEliminaPoco importa, per esempio, che una donna occidentale si schieri contro le mutilazioni genitali femminili quando in africa sono le donne stesse a praticarle.
Non possiamo combattere per diritti di gente che non sa nemmeno di volerne.
fatto, alessandro non credo non sappia volerli piuttosto ho paura che nessuno dica loro che hanno dei diritti!!
RispondiEliminaFatto! E' importante che la voce delle donne dell'occidente si unisca a quella delle donne di questi paesi, perchè c'è ed esiste, per aiutare a fare crescere la coscenza di sè anche in quelle che ancora non l'hanno...rispettando le culture, ma individuando il significato comune della parola Progresso.
RispondiEliminaNamastè
Correct. Metto il posterino col link anche nel mio blog.
RispondiEliminaPS- @Alessandro:
RispondiEliminaio credo che, sostenendo queste donne, sosteniamo in primis i NOSTRI, diritti; come dice bene Ondina, se certi soprusi esistono è perché va bene così a chi si spartisce il mondo, e più chi ha possibilità di esprimersi tace, più si perpetreranno.
E stai pur tranquillo che anche tutti i derelitti del terzo mondo (e in particolare quelle donne!) sanno benissimo di VOLERLI, dei diritti; li agognano certamente... benché senza speranza. Non ci si abitua a una vita in carceri a scatola cinese (che per le donne partono dal carcere del vestito, fino a quelli di mura, a quelli di soprusi, ecc), senza mai fine.
Pubblicato. Mi auguro che TUTTI i blog terranno stabilmente un invito a questa battaglia, che non si deve più fermare. Penso che dovremmo sostenere più che possiamo tutti i siti e le organizzazioni degli iraniani dissidenti, delle donne mussulmane che lottano per la loro emancipazione e soprattutto di tutti quei mussulmani che lottano per uno stato laico, qualunque sia il loro paese.
RispondiEliminaFatto. Ogni iniziativa è utile per combattere questa pratica rivoltante! Non ho parole!
RispondiEliminaL'assurdità del genere umano si perpetua attraverso queste pratiche umane, non disumane, come alcuni dicono. Forse è in questi casi che bisogna trascendere l'umanità ed essere più civili. Sognare una civiltà senza violenza. Una civiltà "disumana"!
RispondiEliminapenso che il dialogo con l'Islam debba passare attraverso le donne
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