mercoledì 5 settembre 2012

Fermiamo il suicidio collettivo. Ci serve un nuovo movimento!

Sono arrivata a una conclusione ovvia, ma che è ancora più stupefacente in quanto ovvia: il mondo non solo va velocemente verso la distruzione, ma questo fatto ci viene accuratamente nascosto. Noi crediamo di essere al corrente, ma non ne sappiamo davvero quasi niente. Come possiamo scegliere i nostri politici se non siamo informati su quali siano le reali priorità per il pianeta e per ciascuno di noi? A cosa ci servirà "salvare l'economia" (anche ammesso che si possa bere l'assurdità che le strategie attuali possano farlo), se a breve non avremo nemmeno abbastanza cibo, e terra e acqua per sopravvivere? Ora anche gli scienziati più scettici, che per anni hanno combattuto l'idea del riscaldamento globale come "balla allarmistica", si stanno seriamente spaventando. Di fronte a certe notizie (qui solo una a titolo d'esempio, ma sono miriadi, e su tutti i fronti) i nostri governanti dovrebbero sobbalzare sulla sedia e - invece di combattersi l'un l'altro come galline che si azzuffano per niente, consultarsi per correre urgentemente ai ripari. Ma non lo fanno, e si guardano bene dal tenerci informati: altrimenti sarebbe automatico ribellarci tutti come un sol uomo ed esigere un cambio di rotta totale. Invece - sempre per dirne una, una sola - il nostro Ministro Passera cosa fa? dichiara che il futuro dell'Italia è nel petrolio. E i nostri governi come sempre, invece di occuparsi dell'umanità di cui sono responsabili, si preoccupano solo di astratti "soldi" in combutta con affaristi irresponsabili. Tutto normale, d'accordo. Niente di nuovo. Vero. Ma allora, se lo sappiamo, perché continuiamo ad accettarlo? perché non si può fare altro? Perché non troviamo risposte alla domanda "CHE FARE"?
Non credete che cercare dei "bravi candidati" fra i partiti che da sempre sono complici di tutto questo, sia un nonsense? Non dovremmo invece lavorare tutti, seriamente e decisamente, a un modo veramente nuovo di far politica? Bene, molti diranno che questa è ingenuità e follia; io invece sono fra quelli che credono sia ingenua follia andare avanti a seguire uno schema fallimentare come abbiamo sempre fatto. Ci serve un nuovo movimento. Nuovo anche rispetto a chi si propone come tale, ma che della politica distruttiva mantiene i toni e una relazione pericolosa con il conflitto come fosse un valore, quando invece è precisamente il costante ricorso al conflitto quel tilt che impegna gli esseri umani a combattersi costantemente, gli uni contro gli altri, come cellule cancerose in un organismo stremato. 
Forse le donne.. donne come queste! forse dalle donne qualcosa di veramente nuovo potrebbe nascere. E' il mio mantra, mi spiace, non riesco a pensare ad altri "soggetti collettivi" in grado di farsi carico di un'iniziativa così grande.

Di seguito la traduzione dell'articolo di Richard A. Muller (eminente scienziato fino a poco fa fiero oppositore degli "allarmismi" sul riscaldamento globale) apparso sul New York Times il 28 luglio scorso: e ora fondatore del progetto "Berkeley Earth Surface Temperature".
"Chiamatemi scettico convertito. Tre anni fa ho riscontrato problemi in precedenti studi sul clima chemi avevano fatto mettere in dubbio la realtà del riscaldamento globale. L'anno scorso, a seguito di uno sforzo intenso lavoro di ricerca che coinvolge una dozzina di scienziati, sono giunto alla conclusione che il riscaldamento globale è reale e che le stime precedenti del tasso di riscaldamento erano corrette. Ma ora sto facendo un passo avanti: gli esseri umani ne sono la causa nella quasi totalità. La mia svolta totale, in un tempo così breve, è il risultato di un'analisi attenta e obiettiva nell'ambito del progetto 'Berkeley Earth Surface Temperature', che ho fondato con mia figlia Elisabetta. I nostri risultati mostrano che la temperatura media della terra della terra è aumentata di oltre 2,5 gradi Fahrenheit negli ultimi 250 anni, con un aumento di 1 grado e mezzo solo negli ultimi 50 anni. Inoltre, pare proprio che tutto ciò derivi dall'aumento della emissione di gas serra da parte dell'uomo. Questi risultati sono più gravi ancora di quelli dell'IPCC (il gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici), l'ente delle Nazioni Unite che definisce il consenso scientifico e diplomatico sul riscaldamento globale. Nel rapporto del 2007 il I.P.C.C. concludeva che solo "la maggior parte" del riscaldamento dei precedenti 50 anni potrebbe essere attribuita agli esseri umani. Era perfino possibile, secondo la dichiarazione di consenso dell'I.P.C.C., che il riscaldamento precdente al 1956 potesse derivare da variazioni di attività solare, e che anche una parte sostanziale del riscaldamento più recente potrebbe essere naturale. 

Il nostro approccio ha utilizzato sofisticati metodi statistici sviluppati in gran parte dal nostro scienziato di punta, Robert Rohde, che ci ha permesso di determinare le temperature terrestri andando molto più indietro nel tempo. Abbiamo studiato con attenzione le questioni sollevate dagli scettici: 

• i pregiudizi legati al riscaldamento urbano (abbiamo ripetuto i nostri risultati utilizzando solo i dati rurali), 

• la selezione dei dati (mentre i gruppi precedenti di ricerca selezionavano meno del 20% delle stazioni di temperatura disponibili, noi ne abbiamo usato praticamente il 100%), 

• la bassa qualità delle stazioni (abbiamo analizzato separatamente le stazioni di qualità e quelle più scadenti)

• gli interventi umani e di rettifica dei dati (il nostro lavoro è completamente automatizzato e hands-off). 

Nei nostri documenti abbiamo dimostrato che nessuno di questi effetti potenzialmente disturbanti abbia potuto indebitamente influenzare le nostre conclusioni. L'andamento storico della temperatura che abbiamo osservato presenta cali improvvisi che corrispondono alle emissioni di note eruzioni vulcaniche; le particelle di tali eventi riflettono la luce solare, creando splendidi tramonti e raffreddando la superficie della terra per alcuni anni. Ci sono piccole, rapide variazioni attribuibili a El Niño e ad altre correnti oceaniche, come la Corrente del Golfo; a causa di tali oscillazioni, l' "appiattimento" del recente aumento di temperatura a nostro avviso non è, come alcuni sostengono, statisticamente significativo. Che cosa ha causato il graduale e sistematico aumento di 2,5 gradi? Abbiamo cercato di creare funzioni matematiche semplici (esponenziali, polinomi), per l'attività solare e anche per l'aumento della popolazione mondiale. Di gran lunga la migliore evidenza è stata il record di anidride carbonica atmosferica, misurata da campioni atmosferici e d'aria intrappolati nel ghiaccio polare.

Altrettanto importante, con le nostre misurazioni abbiamo potuto cercare l'impronta digitale della variabilità solare, sulla base del record storico di macchie solari. Tale impronta digitale è assente. Sebbene l'I.P.C.C. abbia ammesso la possibilità che le variazioni della luce solare possano aver messo fine alla "Piccola Era Glaciale" (un periodo di raffreddamento dal 14° secolo al 1850 circa), i nostri dati dimostrano con forza che l'aumento di temperatura degli ultimi 250 anni non può essere attribuito a cambiamenti solari. Questa conclusione è, in retrospettiva, non troppo sorprendente, avendo imparato dalle misurazioni dal satellite che l'attività solare modifica molto poco la luminosità del sole. Quanto definitiva è l'attribuzione agli esseri umani? La curva di biossido di carbonio dà una migliore corrispondenza di ogni altro test. La sua magnitudine è coerente con l'effetto serra calcolato - riscaldamento supplementare da radiazioni di calore intrappolato. Questi fatti non dimostrano causalità e non dovrebbero eliminare lo scetticismo, ma alzano il tiro: per essere considerata seriamente, una spiegazione alternativa deve corrispondere a dati precisi, almeno come fa l'anidride carbonica. L'aggiunta di metano, un altro gas serra, nella nostra analisi non cambia il risultato. Inoltre, la nostra analisi non dipende da grandi modelli e complessi climatici globali, gli enormi programmi per computer noti per i loro presupposti oculti e parametri regolabili. Il risultato si basa semplicemente sullo stretto accordo tra la forma dell'aumento di temperatura osservato e il noto aumento dei gas serra".
Fonte: The conversion of a climate change skeptic", NY Times 28/7/2012

4 commenti:

  1. d'accordissimo! fai bene a seminare, qualcosa nascerà, vedrai :)

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    1. certo, ne sono sicura! e tra le cose da fare penso che dovremmo far conoscere di più i progressi scientifici e proposte concrete da cui potrebbero scaturire soluzioni.. per questo credo che inizierò da me stessa dedicando qualche post proprio a questo, da qui in avanti, in modo un po' più regolare :)

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  2. con me, per quel che può valere! sfondi sempre delle porte aperte, lo sai :)

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